SESTO SENSO
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Sesto senso.
Ultima poesia ispirata a Maes, con un quadro del tutto speciale.
Grazie a Riccardo che l' ha creato, e mi ha trascinato ancora una volta nel magico mondo dell' Arte.
Ecco spunta un altro quadro
E qualcun di Maes fu ladro,
All'aperto e non al chiuso
Questo viaggio si è concluso.
D'artificio intelligenza
Pur mi pare gran demenza
Ma stavolta ci ha azzeccato
Questo quadro è dono grato.
Non protetto il bianco petto
Qui ci vuole gran rispetto
Occhi intensi dentro agli occhi
Non c'è solo quel che tocchi.
Rose rosa tra i capelli
Opulenti quegli orpelli
Ben pesante la collana
Orecchini in filigrana.
Muore il sol ma lascia spazio
Ad un senso ch'è mai sazio,
Anche i cani lo capiscono
E chissà se in cuor gioiscono.
Lui la guarda assai adorante
Con il sol laggiù morente
Poi le sfiora quella pelle
I suoi occhi come stelle.
Dal reale il cuor si stacca
Lenta canta la risacca,
Se le cose fai di corsa
Mai non sono una risorsa.
E quel mar esprime un canto
Trasformando in gioia il pianto
È salpato quel veliero
Con un fiero condottiero.
E qualcun di Maes fu ladro,
All'aperto e non al chiuso
Questo viaggio si è concluso.
D'artificio intelligenza
Pur mi pare gran demenza
Ma stavolta ci ha azzeccato
Questo quadro è dono grato.
Non protetto il bianco petto
Qui ci vuole gran rispetto
Occhi intensi dentro agli occhi
Non c'è solo quel che tocchi.
Rose rosa tra i capelli
Opulenti quegli orpelli
Ben pesante la collana
Orecchini in filigrana.
Muore il sol ma lascia spazio
Ad un senso ch'è mai sazio,
Anche i cani lo capiscono
E chissà se in cuor gioiscono.
Lui la guarda assai adorante
Con il sol laggiù morente
Poi le sfiora quella pelle
I suoi occhi come stelle.
Dal reale il cuor si stacca
Lenta canta la risacca,
Se le cose fai di corsa
Mai non sono una risorsa.
E quel mar esprime un canto
Trasformando in gioia il pianto
È salpato quel veliero
Con un fiero condottiero.
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