Alta Badia, il fascino delle Dolomiti
Dopo il mio primo amore, la Val Senales, dopo la perla della Val Venosta, Solda, tanto cara a Messner, dopo le mie prime Dolomiti a Selva in Val Gardena nel 2019, eccomi di ritorno su queste cime, stavolta in Alta Badia.
Stesso incomparabile fascino, stessa identica magia, stessi scenari mozzafiato.
Prezzi, purtroppo, sempre più alti, che fanno di queste montagne, sempre più, un posto per pochi danarosi eletti, a torto, perché le Dolomiti sono nostre, il mondo intero ce le invidia, e ne sono una prova i tanti turisti stranieri che popolano funivie e rifugi d'alta quota.
Ingiusto che solo i benestanti, ormai, possano godere di cotanta bellezza.
Nel mio piccolo, ho cercato di godere al massimo di questa indimenticabile esperienza, senza mai stancarmi di guardare, osservare, sentire, percepire questa natura selvaggia che lascia senza fiato, questo toccare il cielo con un dito che non mi è praticamente mai concesso nella triste vita quotidiana di pianura.
Panorami unici, roccia dura, che svetta verso il cielo, come a ricordare anche al più ateo degli uomini che qualcosa di Divino, lassù, esiste.
Ciascuno lo chiami come vuole, la realtà non cambia. In questo mondo sempre più globalizzato, sempre più marcio, devastato, corrotto, c'è ancora qualcosa che può salvarci.
Lei.
Madre Natura.
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