La ballata di Brooke e Ridge
Un'amicizia complessa, complicata, intricata. Un rapporto difficile, due caratteri scontrosi.
Ma quando due amici si amano, nemmeno le peggiori incomprensioni possono nulla contro l'amore.
Come Brooke e Ridge, si prendono, si lasciano, si ritrovano.
In un gioco al massacro senza fine.
Ma la poesia li lega, per l'eternità.
E anche stavolta affidano alle rime i loro tormenti, i loro momenti. i loro escrementi, fino a ritrovare due cuori contenti.
Ti guardo, mi guardo,
Il tempo è bastardo
Si cambia impotenti
Invecchian le menti.
Pace non trovo
Nel mio triste covo
Speranza ormai vinta
Terribile l' onta.
Ma che situazione
Non c'è soluzione,
Rimane il silenzio
Ed io mi licenzio.
E resti in silenzio
Sorseggiando assenzio
E resto qui muta
Arresa e fottuta.
Son vuote le stalle
Disfatte le balle,
Lontane le stelle
Non più cose belle.
Di stelle, di stalle
Ne contammo a mille
Di stalle, di stelle
Facemmo scintille.
La morte s’annida
Infida e omicida,
La soglia è varcata
La porta sprangata.
Falce e cappuccio
Lì, in quel cantuccio
Dai fammi entrare
Non farmi morire.
Attinger non serve
Da vuote riserve,
Il vuoto sovrasta
E fo punto e basta.
Apri sta porta
Fa ch'io non sia morta
Quel vuoto riempiamo
E dimentichiamo.
Il punto non trovo,
Ci casco di nuovo,
Riaccendo lo schermo
Il cuore non fermo.
B&B son tornate
Non più disperate
Viviamo il momento
Con cuore contento!
Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e di luce. (Lev Tolstoj, Anna Karenina, cap. XI)
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