Vissi d'arte

Henri Gervex, Rolla, 1878. Olio su tela, 175 x 220 cm. Parigi, Musée D’Orsay.

 




... e potrò dire, alla fine del viaggio, vissi d'arte.

Respirata, del suo candore intrisa, permeata, sconvolta, rivoltata.

Viscere rovesciate, mente catturata.

Con lei e per lei, che dà un senso al tutto.

In lei e da lei, tutto nasce, tutto cambia, tutto si stravolge.

La vita stessa. Povera, misera, mendicante d'arrugginite monete. 

Attimi infernali, notti insonni, speranze, sogni desideri.

Una manciata d'estasi, per ore d'angoscia.

Non c'è pace, né respiro.

Arida la gola, fervente la mente.

Parole gocciolanti sangue nero, rappreso. 

E una manciata di monete sonanti, mentre il triste mendicante abbraccia la nera fisarmonica, nella notte incombente.

Vissi d'arte.

Con essa perii.

Ma non vi fu gioia più grande del sesso estremo, libero, appagante, con questa illustrissima puttana. 

Commenti

  1. Questa poesia rappresenta parecchi pensieri di cercatori di rivalsa, di cuori solitari, istinti animaleschi e prevaricanti. Anime deboli, che usano ed abusano di un atto di sottomissione che sfocia in sfrontatezza, essa la vera essenza di libertà...

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