ALI D'ANGELO
Una piccola fanfiction su Lady Oscar, dedicata alla morte di André Grandier.
Questi sono i pensieri di Oscar in quel tragico momento.
Egli non è
più.
Mi ha teso
la mano, l’ho afferrata, stretta forte nella mia, pregando, implorando che
restasse.
Non ora,
mio Dio, non adesso che l’amore ci ha uniti.
Lacrime
ottenebranti a bagnare questo viso, una scintilla a margine del tuo occhio
smeraldo.
Perché
piangi, amore mio?
Non la
senti questa mano?
Stringila,
André, stringila forte e non lasciarla.
Non
lasciarla, amore mio, non ora che ti ho trovato.
Ma inutili
e vuote le mie parole.
Il tuo
cuore si sta spegnendo, lento, inesorabile.
Lo sento,
è come il mio, che muore, poco a poco, insieme al tuo.
La tua
stretta si fa lieve.
Oh no, non
andartene!
Ma tu sei
testardo, cieco, insensibile alla mia supplica.
Perché mi
vuoi abbandonare?
Le tue
dita si accasciano, le mie restano orfane.
Il tuo
occhio aperto, vuoto, fisso al cielo, che mai più rivedrà.
La tua
lacrima immobile, goccia di diamante, l’ultima.
No, ditemi
che non è vero.
Il mio
André non può essere morto.
Ditemi che
si sveglierà e fuggiremo da qui, qui dove tutto è tenebra e morte.
Fuggiremo,
lontano.
Sarò sua
sposa, per l’eternità.
La
felicità ci attende.
Ditemi
questo, non ditemi che mi ha lasciata, o morirò con lui.
Siedo su
questi gradini di pietra, come questo cuore avvizzito, ingiallito, imputridito,
come il cadavere che giace dietro di me, in questa chiesa spoglia.
“Vi
aspettiamo domani, comandante.”
La voce di
Alain spezza il silenzio.
Ma io non
posso.
Dove mai
troverò la forza?
Dimmelo
tu, André, dove?
“Non siete
la sola a soffrire.”
La sua
voce, ancora, sincera, disarmante, atroce.
Vorrei
seppellirla, ma non posso.
Ho
qualcosa da fare.
Aspettami,
amore mio, aspettami.
Combatterò
questa battaglia, l’ultima, dannata, di questa vita assurda.
Tu non
andartene, non ancora.
Attendimi,
ancora non spiegare le tue ali d’angelo per spiccare il volo.
Oh no.
Attendimi.
Mi
stringerai nel tuo ultimo abbraccio terreno, mi aggrapperò a te e insieme
voleremo, lassù, dove non esistono lacrime, né disperazione, né tormento.
Lassù,
finalmente, l’Amore troverà pace.
Tu
aspettami.
E insieme,
di nuovo, saremo.
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