ANSIA
Edvard Munch - L'urlo - 1893 |
Una poesia scritta con il mio amico Riccardo. Abbiamo provato a mettere in rima, giocosamente, l'ansia, che sa rovinare vita, attimi, momenti.
E quando svanisce, di tutta quella paura resta niente.
Cos’è questo tremore nel mio interno
che mi fa vivere attimi di inferno?
Mi batte il cuore eppur ti voglio accanto
Per riscaldare questo stolto pianto.
Tremore che ogni fibra interna scuote
Demonio che il corpo tuo percuote
Inarrestabile, accelerato il battito
Contrita, la mano tua sul petto.
Da tanto tempo atteso questo giorno,
Di dolci pensamenti fatto adorno,
Adesso non vorrei che fosse giunto,
Non riesco a scalciar via 'sto disappunto.
Gaudio poc'anzi t'ammantava
Il sangue tuo ardeva come lava
Ricordo serbi di quei giorni ridenti
Eppure ora patisci e ti tormenti.
Perché non riesco a non impantanarmi,
Al dolce tuo bel viso abbandonarmi?
Chissà se al tuo vederti le barriere
Cadranno come dopo un bel bicchiere?
È la mente che t'inganna maliziosa
Atroce sofferenza senza posa
Sfuma come bolla evanescente
E di tutto quel tremor rimane niente.
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