SHE WALKS IN BEAUTY
George Gordon Byron |
Una poesia a quattro mani, io e il mio amico Riccardo, ispirata a "She walks in beauty" di Lord Byron.
She
walks in beauty, like the night
Of cloudless climes and starry skies;
And all that’s best of dark and bright
Meet in her aspect and her eyes:
Thus mellowed to that tender light
Which heaven to gaudy day denies.
One
shade the more, one ray the less,
Had half impaired the nameless grace
Which waves in every raven tress,
Or softly lightens o’er her face;
Where thoughts serenely sweet express
How pure, how dear their dwelling place.
And
on that cheek, and o’er that brow,
So soft, so calm, yet eloquent,
The smiles that win, the tints that glow,
But tell of days in goodness spent,
A mind at peace with all below,
A heart whose love is innocent!
(George Gordon Byron – 1814)
Ella incede radiosa
Scalza, leggera
Fresca mariposa
Sul far della sera.
Donna, prestami i tuoi occhi
Per gioir di scarabocchi,
Per guardar danzare i fiori
Per veder l'ape e i suoi amori.
Ti darò tutto il mio cuore
Di maldestro trovatore
I miei occhi incantati
I miei sensi rapiti
Da quel corpo stregati
Di beltà riempiti.
Donna, il corpo tuo nascondi
Non svelarmi gli altri mondi
Ché non voglio più sporcarti
Ma soltanto conquistarti
E donar rapito il guardo
D'incapace e incerto bardo
Oh passa, la giovane!
Di noi non si cura
Speranze ormai vane
Nessuna premura.
Donna, svela la tua mente
Per sconfiggere il mio niente
Per riempir le mie giornate
Con le dolci tue trovate.
T'aprirò quel mio cancello
Di mancato menestrello.
Cammina in bellezza
Dolce il piede si posa
Freschezza, dolcezza
Che permea ogni cosa.
Donna, donami il tuo ballo
La scarpetta di cristallo
Vesta il tuo bianco piedino
E il tuo incedere divino.
Nella notte non andare
Resta qui col tuo giullare.
Incanto svanisce
Passata è la stella
Il buio atterrisce
È lei la più bella.
Disegno di Sonia Ruffino (Firefly)
Commenti
Posta un commento